Il benessere di ognuno di noi è un equilibrio complesso che si costruisce nel tempo ed è estremamente suscettibile di variazioni e di assestamenti.
Potremmo considerare la complessità del benessere psichico come un intreccio tra diverse dimensioni: le relazioni interpersonali nelle amicizie e nel lavoro, la vita familiare e di coppia, l’area della soddisfazione professionale.
Può accadere che in uno di questi aspetti ognuno di noi attraversi una fase difficile o non trovi il suo spazio; quando ciò accade vi è sofferenza, che spesso si riflette a cascata anche sul resto della vita e può esprimersi attraverso le forme del disagio, anche a livello somatico:
• sintomi ansiosi (fobie, attacchi di panico)
• stati depressivi
• disturbi dell’alimentazione
• difficoltà relazionali
• disturbi della sfera sessuale
• disturbi fisici per cui è stata esclusa una causa organica.
Quando ciò accade il sintomo assume un ruolo preponderante nella quotidianità della persona e tutto sembra scomparire sullo sfondo di quella sofferenza, perdendo così di forza vitale e di progettualità per il futuro.
La psicoterapia individuale ha inizio con una prima fase di conoscenza e valutazione della situazione (con colloqui e test, se necessario) e prosegue con un’esplorazione del contesto, dell’evento di sofferenza, delle risorse già presenti che è possibile riconoscere e attivare per una più funzionale gestione e per una nuova più costruttiva ri-progettazione del futuro.
“La psicoterapia individuale ha inizio con una prima fase di conoscenza e valutazione della situazione e prosegue con un’esplorazione del contesto, dell’evento di sofferenza”